Grazie ai moderni ritrovati medici, il trattamento dell’aneurisma aortico può essere effettuato in maniera piuttosto efficace, puntando al principale obiettivo di evitare la rottura dell’aneurisma stesso: non sempre è inoltre necessario procedere con un intervento chirurgico tradizionale, bastando – in alcune ipotesi – un attento monitoraggio del fenomeno.
Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, non tutti gli aneurismi dell’aorta addominale richiedono un intervento chirurgico. Se infatti l’aneurisma è di dimensioni ridotte, il medico potrà scegliere di non intervenire e avviare una periodica osservazione per rilevare eventuali cambiamenti della situazione del paziente. Se contemporaneamente a tale manifestazione il paziente avverte pressione sanguigna elevata, il medico potrebbe prescrivere una terapia farmacologica antipertensiva. Se il paziente è fumatore, il medico suggerirà naturalmente di abbandonare questa abitudine, unendo altresì delle migliorie sul fronte del regime alimentare e della dieta.
Se invece il monitoraggio non è sufficiente, poiché si rende necessaria la riparazione chirurgica, l’intervento andrà effettuato mediante incisione nell’addome in corrispondenza dell’aneurisma. L’area danneggiata verrà poi separata chirurgicamente dal tratto principale dell’aorta, e quindi sostituita con una protesi tubolare, da suturarsi in sede. La riparazione è un procedimento piuttosto delicato, che dura dalle 3 alle 4 ore: è inoltre possibile che il paziente venga fatto rimanere in unità di terapia intensiva per 1 giorno, e trascorrere almeno altri 7 giorni in ospedale.