L’allergia al nichel è un allergia da contatto (DCA), causata appunto da questo metallo che a contatto con la pelle provoca prurito, bruciore, rossore e delle vescicole nei casi più importanti.
Come tutte le allergie esistono quattro livelli di intensità. Nei casi di quarto livello il metallo può portare l’asma, ulcere cutanee e angioedema. Oltre al semplice contatto, il nichel può essere ingerito tramite gli alimenti causando diarrea, crampi, coliche e meteorismo.
La diagnosi viene fatta tramite Patch test in ospedale o in ambulatori autorizzati. È un semplice test da contatto, viene eseguito poggiando sulla pelle una cialda di nichel e si attende il tempo necessario per ottenere una reazione. Il nichel è fortemente utilizzato nelle industri grazie alle sue caratteristiche di resistenza alla corrosione e al tempo. Per quanto riguarda l’abbigliamento, si trova nelle cerniere, nei bottoni dei jeans e nei coloranti che vengo usati per tingere i vestiti. Collane, bracciali, anelli e orecchini sono una fonte altamente tossica. Anche le monete, le pentole e le stoviglie fanno parte della categoria incriminata.
Purtroppo a questa allergia non esiste cura, dopo essersi presentata per la prima volta, ad ogni contatto/ingerimento al nichel si scatenerà la reazione allergica.
L’unica soluzione è quella di eliminare completamente tutto ciò che può provocare l’allergica. Nei primi tempi, è importantissimo fare attenzione a dove vengono cucinati i cibi. Sole le pentole in acciaio inox o in vetro sono idonee alla cottura. Optate per posate in plastica e eliminate gli alimenti in scatola come tonno o sotto aceti. I legumi, spinaci, funghi, patate, pomodori, cipolle, asparagi, ostriche, tè e cacao sono da scartare. Bisogna fare attenzione anche ai cosmetici, i quali riportano nell’INCI grandi quantità di nichel.
Esistono però in commercio cosmetici idonei, i quali presentando sulla confezione la dicitura “nichel free“, cosi come per gli orecchini, sono ampiamente sicuri.