Cos’è lo Iodio?
Lo iodio è un micronutriente essenziale presente nell’organismo umano ed è massimamente concentrato in una ghiandola sita alla base del collo, la tiroide, in grado di sintetizzare ormoni che regolano numerosi processi metabolici delle cellule, soprattutto quelle cerebrali. In natura lo iodio è presente soprattutto nell’acqua del mare dove si accumula nelle alghe, nei pesci e nei crostacei e, per evaporazione della stessa nell’atmosfera, in minima parte anche sul suolo terrestre.
Perchè lo iodio è importante per la Tiroide
Che correlazione esiste tra lo iodio e la tiroide? Perchè è importante per la Tiroide? Lo iodio è concentrato prevalentemente nella tiroide, una ghiandola endocrina presente alla base del collo ed è fondamentale per il corretto funzionamento della stessa. E’ presente nell’organismo umano in piccole quantità 15–20 mg . La tiroide produce due ormoni (tiroxina o T4 e triiodotironina o T3) che contengono iodio nella loro
struttura chimica. Questi ormoni sono fondamentali per l’organismo e regolano tantissimi processi metabolici
intantissime cellule e svolgono un ruolo importantissimo nelle prime fasi della crescita e nello sviluppo dei diversi organi
Dove si trova lo iodio?
Lo iodio si trova in molti alimenti specialmente nei prodotti del mare come pesci e alghe. Per l’uomo la principale fonte di approvvigionamento è comunque rappresentata dagli alimenti, alcuni dei quali sono più ricchi di iodio come latte, latticini, uova, molluschi, crostacei e pesci di mare; altri, invece, ne contengono meno o in quantità variabile, come la frutta, la verdura e la carne, poiché l’accumulo di iodio dipende dalla presenza di questo elemento nei mangimi o nei fertilizzanti usati in agricoltura. Il fabbisogno giornaliero di iodio varia nelle diverse età della vita, ma non sempre è soddisfatto dalla comune dieta alimentare.
Carenza di Iodio
Una sua carenza può essere responsabile di danni più o meno gravi nel normale sviluppo neurocognitivo e, in talune situazioni, può causare ipotiroidismo e un abnorme ingrandimento della tiroide, il cosiddetto gozzo. Ciò è valido sempre, ma è particolarmente vero in gravidanza o in età evolutiva, o in quei soggetti che seguono una dieta vegana, priva di alimenti di origine animale.
Cos’è il sale iodato?
Il sale iodato è un sale comune da cucina che è stato addizionato con 30 mg/kg di iodio. Il sale iodato può essere considerato un’importante integrazione alla normale assunzione di iodio.
Quando si prende lo Iodio?
L’integratore di Iodio può essere assunto in qualsiasi momento della giornata. E’ preferibile assumerlo al mattino prima della colazione quando l’organismo è più capace di assorbire i nutrienti. Per quanto riguarda l’assunzione di sale iodato, lo si può usare al posto del comune sale da cucina e quindi lo si assume tranquillamente durante il pasto
Quanto iodio è necessario?
Il fabbisogno di iodio cresce con l’età. Il sale iodato ha lo stesso aspetto del sale comune, non altera i sapori né ha odore particolare, ma è opportuno sia conservato al fresco e al riparo della luce. Questo sale può essere somministrato anche ai bambini, dopo il primo anno di vita, nella quantità giornaliera di 3 grammi durante l’infanzia e l’adolescenza e 5 grammi in età adulta. In gravidanza il fabbisogno di iodio è maggiore e una sua severa carenza può causare seri danni al cervello del feto e del neonato. Recenti studi hanno tuttavia evidenziato che i figli di madri con carenze anche lievi o moderate possono manifestare performance scolastiche e quoziente intellettivo più bassi della norma. Ovviamente, nel caso dei bambini, un supplemento di sale iodato deve essere valutato dal pediatra.
Carenza di Iodio e gozzo endemico
In Italia, dopo aver risontrato una importante percentuale della popolazione con carenza di iodio e gozzo endemico, è stata istituita una legge, la legge n.55 del 21 marzo 2005 “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica”. Questa legge mira a promuovere il consumo di sale iodato cioè arricchito di iodio per far fronte alla carenza di iodio.
Per monitorare la situazione, nel 2009, e grazie all’Intesa Stato-Regioni del 26 febbraio 2009, presso l’Istituto Superiore di Sanità, è stato istituito l’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia anche detto (OSNAMI).
L’osnami si occupa di iodoprofilassi. Tra le varie attività, l’osnami si occupa anche di valutare l’efficacia della iodoprofilassi attraverso l’analisi dell’andamento nel tempo dei valori di TSH neonatale. Per avere maggiori informazioni e curiosità sulle attività di monitoraggio e prevenzione dell’Osnami è possibile fare riferimento al sito internet ufficiale.